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LE MIE COLLABORAZIONI

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Un'altra pagina in via di sviluppo, che spero possa rinverdire col passare delle stagioni. Qui raccolgo le collaborazioni con i colleghi e le amici di penna, siano esse prefazioni o postfazioni.

Necrotica

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"Necrotica - Trama di un sogno e sottile raso d'incubo" è la silloge poetica d'esordio dell'amica e collega di penna Jessica ScarlettRose. L'opera è costituita da una cinquantina di componimenti, in ordine non cronologico, inerenti alla figura del Vampiro. Essa è volutamente atipica, in quanto strutturata in maniera più simile a una raccolta di racconti o a un romanzo breve.

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Ho l'onore e il piacere di leggere in anteprima l'insieme lirico e di curarne la prefazione. Da un estratto della stessa:

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"Sebbene l'amicizia con l'autrica sia nata quanto la stesura della raccolta poetica era già stata avviata, Jessica ha avuto l'energica capacità di trasportarmi dentro il suo progetto, facendomi vivere con entusiasmo l'onore e la possibilità di prendervi concretamente parte. Offerta accolta con stupore e fervore, in un momento della mia esistenza oscuro tanto quanto la tematica trattata."

Selena 1692

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"Selena 1962" è un racconto firmato Rosalba Vangelista, cara amica e collega di penna. Una vecchia e logora lettera viene ritrovata dietro un mattone in una decaduta prigione di campagna dopo 323 anni, Sono le memorie di Selena, condannata a morte ad Andover durante il periodo dei processi alle streghe di Salem nel 1692. Prima di morire ci  lascia la sua testimonianza scritta su uno degli orrori e dei periodi più oscuri e crudeli della storia.

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Ho l'onore e il piacere di leggere in anteprima l'opera e di curarne la prefazione. Da un estratto della stessa:

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"Ma chi è Selena? Una donna giovane e affascinante, colta e orgogliosa. Una donna che ha anteposto l'amore per i suoi simili alla propria salvezza. Una donna che non retrocede davanti al pericolo, una donna capace di avanzare sempre a testa alta. â€‹È chiaro, quindi, che Rosalba non ci propone un mero scritto prosastico, ma una vera e propria denuncia sociale e culturale."

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Il vento ti chiama

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"Il vento ti chiama" è una raccolta poetica firmata Francesco Antonio Muretti. Qui, l'autore porta nel cuore la propria terra natale e la decanta con tante piccole perle descrittive. Con i suoi versi ci accompagna stemperando i sentimenti di mestizia provocati dalle depressioni umane per il lavoro pesante nelle cave di granito, dall'effimerità del Natale con la costante umana del dolore, dalla malvagità e dalla cupidigia con elementi positivi come la benignità della natura, la mietitura del grano, il profumo della brezza, fino al fiorire della sua storia d'amore (nella poesia dedicata alla moglie), alla rievocazione di una fanciullezza riscoperta con il passare degli anni.

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Ho l'onore e il piacere di leggere in anteprima l'opera e di curarne la prefazione. Da un estatto della stessa:

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"Il tormento umano viene proposto con differenti espressioni, dalla più pura e semplice depressione (“Depresso”), per la quale ci si sente furiosi col mondo ma incapaci di reagire, alla personalizzazione stessa dello strazio (“Fantasmi”), che si trasforma in un'entità capace di ghermire il sofferente e trascinarlo con sé. L'argomento, tuttavia, trova massima potenza nei versi di “Inafferrabili illusioni”, dove viene affiancato dalla denuncia allo sfarzo e all'effimerità del Natale: i buoni propositi, lo sfavillio delle luci sono destinati a passare ed essere dimenticati, ma il dolore no, rimane una costante nella vita di ciascun individuo."

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